L’approccio cognitivo-comportamentale si basa sul presupposto che le emozioni e i comportamenti sono influenzati dal nostro modo di percepire gli eventi.
Molte difficoltà possono essere legate ad una modalità disfunzionale di leggere quello che accade, che porta a sperimentare ansie, paure, preoccupazioni.
Per questo motivo, la CBT (terapia cognito comportamentale) mira a modificare i pensieri disfunzionali, le emozioni e i comportamenti della persona, al fine di migliorarne la qualità di vita o di risolvere l'aventuale psicopatologia.
La terapia cognitivo comportamentale è:
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Diretta allo scopo: dopo una prima fase di valutazione, vengono concordati insieme gli obiettivi da raggiungere, cioè viene adattato un programma di trattamento alle caratteristiche e ai bisogni della persona, vengono previsti i tempi dell’intervento e le modalità di valutazione dei cambiamenti desiderati.
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Centrata sul presente: il lavoro terapeutico è volto ai problemi attuali dell’individuo e si basa sull’elaborazione di quello che succede nella sua vita attuale. L’esplorazione di ciò che è avvenuto nel passato risulta importante per capire meglio come si sono sviluppati e consolidati nel tempo i problemi oggi presentati, ma non costituisce l’elemento cardine su cui basare la terapia.
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A breve termine: la durata dell’intervento può variare a seconda degli obiettivi, della gravità e della tipologia della problematica. Lo scopo della terapia tuttavia è quello di fornire alla persona le tecniche e gli strumenti per acquisire autonomia nella gestione delle situazioni problematiche; l’intervento quindi tende ad avere una durata limitata nel tempo.
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Pratica e concreta: la terapia fornisce all’individuo strumenti e tecniche pratiche di fronteggiamento e gestione dei problemi.
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Scientificamente fondata: la terapia cognitivo comportamentale si basa su studi di efficacia e su protocolli di intervento scientificamente fondati (American Psychiatric Association; National Institute for Health and Clinical Excellence), mostrando risultati superiori o uguali agli psicofarmaci nel trattamento di ansia e depressione e rivelarsi più utile nel prevenire le ricadute.